lunedì 20 febbraio 2012

Le soleil et le rouge

La fra son tre mesi e poco più di una settimana che si trova sul suolo ivoriano.
La fra è una di quelle persone con la pelle sottile, delicata e lunare, pertanto, quando ha saputo la destinazione, è andata in farmacia e ha comprato dei solari che di più c'è solo lo scafandro e le pasticche per abituare la pelle alle radiazioni solari che presupponeva estreme.
Poi è arrivata qui e si è accorta che il sole non le dava fastidio. Il caldo sì, pure tanto, il sole no.
Parlando con persone che son qui da più di lei ha avuto la conferma che il sole qui pare faccia meno male e quindi non scotta e può essere guardato senza occhiali da sole.
Non ci sono in pratica fenomeni di abbagliamento di quelli che se non ti metti gli occhiali da sole non vivi.
Strano, pensa la fra, ma bello.
Perciò la fra, il marito e i pargoli si sono incremati all'inizio di questa avventura fino alle mutande ogni volta che andavano al mare o in piscina; poi una volta si sono scordati e si sono, incredibilmente, colorati,non scottati.
Anche la fra, un evento senza precedenti.
Da allora non hanno più avuto l'urgenza della crema e hanno avuto un atteggiamento meno talebano sulla protezione solare.
Fino a ieri.
Ieri la famiglia latana si è recata al mare, al lodge quello figo con la piscina con l'idromassaggio, quella per i bimbi e quella da unmetroequaranta per gli adulti. Il paradiso dell'ammollo.
E chiaramente la famiglia latana si è incremata col cavolo, come nelle ultime 7 volte.
Certo, il fatto che il sole ieri fosse abbagliante e non si potesse stare senza occhiali da sole avrebbe potuto dirgli qualcosa, ma che la fra e il marito fossero coglioni si è appurato qualche post fa.
La famiglia latana ha quindi passato una giornata normale, 5 ore e mezza in piscina con una pausa per mangiare un panino a bordo vasca. Ha giocato con bambini libanesi, si è coccolata nell'idromassaggio, ha sguazzato fino a raggiungere la consistenza del bollito di pollo.
Quando s'è fatta l'ora di tornare, la fra ha notato che le sue gambe (di solito refrattarie ad ogni colorazione) si erano colorate di un rosa scuro. Figo, ha pensato, sia mai che stavolta mi abbronzo le gambe. Anche il figlio piccolo aveva una maschera da procione rossa intorno agli occhi e quello grande era tutto rosato.
Vabbeh stasera doccia fredda e crema doposole a go-go.
Ci mettiamo in macchina pensando di impiegare la solita ora e mezza per tornare a casa.
Ma anche no.
Tre ore, un traffico della madonna. Quando c'è la fortuna c'è tutto.
Nel frattempo la fra aveva iniziato a sentirsi calda. A circa due terzi del percorso la fra inizia a sentire freddo e ad avere brividi incontrollabili.
Arrivati a casa, la famiglia latana si rende conto di poter cambiare senza problema il suo nome in famiglia estintore. Dopo un giro di termometro si scopre che:
- il patato grande è molto rosso ma non ha la febbre
- il patato piccolo non è rosso ma ha 39,5 di febbre
- la fra ha i brividi che non riesce a camminare, sembra la confezione dei ringo (non il biscotto, la confezione) e in meno di un'ora la febbre passa da 37 e mezzo a 39 e 7. Bei momenti.
Il marito non si misura la temperatura ma non ha brividi e non è particolarmente rosso se non sulle spalle, quindi si dedica alla danza della tachipirina, del termometro e delle pezze fredde.
Una parte della notte passa in questo modo, poi la famiglia estintore latana si arrende al sonno.
Stamattina i bimbi han sfebbrato, la fra no.
Chiaramente i bimbi non sono andati a scuola.
Chiaramente il marito è andato al lavoro.
Chiaramente la fra è uno straccio, rosso però.
Molto fashion.

2 commenti:

  1. NON HAI MESSO LA PROTEZIONE AI MIEI NIPOTI?????
    ringrazia il cielo che stai ad abdjan :D
    ma siete un po' scemotti, tesorilla eh?
    vi lovvo uguale, però METTETEVI LA PROTEZIONE!
    pazzzaaaaaa!
    <3

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  2. mi fai sempre troppo ridere... voglio conoscerti dal vivo..... (prima o poi facciamo la maratona harry potter no????)

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