martedì 24 gennaio 2012

La Bonne

La bonne è praticamente una donna che fa cose che tu non sei disposta a fare, previo pagamento.
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E no, non quelle cose (in quel caso pare si dica "bonne femme", ok la somiglianza è inquietante)... diciamo che la bonne lava, stira, pulisce, cucina mentre tu ti gratti allegramente stravaccata sul divano di casa tua, sorseggiando anche una bibita, che ti prepara e ti porta LEI. Il tutto per, più o meno, 100€ almese (se sei generoso, la tariffa locale aggiornata è di circa 80€). Ehm, sì, 100 non 1000, è imbarazzante, lo so.
Chiaramente detta così è il sogno di ogni massaia sulla faccia della terra.
Tranne che il mio, si direbbe.
L'idea di una persona estranea che tocchi le mie cose, lavi e sistemi le mie mutande e di fatto decida dove mettere le cose in casa mia, mi manda ai pazzi.
Qui è pratica diffusissima approfittare di tale servizio, che nella consuetudine inizia alle 7:15 di mattina e finisce intorno alle 16:30, con possibilità di prolungamento di orario, se necessario e richiesto. In pratica la bonne, nella maggioranza dei casi (quando addirittura non dorme da te), ha le chiavi di casa TUA, entra mentre dormi e ti fa trovare la tavola con la colazione pronta. Il ché è quantomeno inquietante, soprattutto se sei abituata a dormire nuda o, in quei 5 gg al mese in cui proprio non è possibile, in mutande.
Fattostà che qui pare inconcepibile non avvalersi di tali servigi e pare inconcepibile sia a noi occidentali che agli autoctoni soldi-muniti: la bonne è simbolo di una meta raggiunta, di uno status acquisito, di una realtà dalla quale ci si è affrancati e che a maggior ragione si vuole dimostrare di non condividere più.
Inoltre avere la bonne significa di fatto poter dedicare del tempo e se stesse, avere le unghie sempre perfette, il capello sempre in ordine, la pelle curata e non dedicarsi a nessuna fatica tranne quelle coniugali (altrimenti, voglio dire, ci son sempre degli esemplari di prunella modularis pronte...).
Alla fine dei conti, in pratica, nel palazzo in cui abitiamo mi capita di incontrare più bonne che signore e sono assolutamente riconoscibili sia dall'aspetto lievemente sottomesso che dalla "divisa", che in genere è una sorta di tuta o di smanicato in cotone a quadretti bianchi e qualcosa.
Così, mentre le altre donne mi guardano male perché non ho la bonne (pensando o che mi senta superiore o che sia del tutto cretina), le bonne in sé mi guardan male perché non do loro lavoro, una cosa del tipo "ma come, sei occidentale, hai i soldi e non ci fai lavorare?!".
Mi sto facendo un sacco di amiche, è evidente.

3 commenti:

  1. Ho un'ottima idea: tu paga una bonne, e mandamela qua.
    io non ho scrupoli, non ho tanti soldi e ho tante altre cose da fare nella vita che rassettare. Certo, non uso le mutande a letto manco io, ma sinceramente se mi fà tutti quei servizi a quel prezzo, e poi mi vede la xxxx... chissenefrega!!!!!!!!!
    tsè, stupida occidentale che non dà lavoro ai poveri... ihihihihi ;-*

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    1. PS: a quel prezzo, se lo gradisce, le mie mutande gliele faccio lavare e sistemare anche mentre le indosso.

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    2. :-P Un altro problema è che si ha cmq un concetto diverso di pulizia. Per chi vive nella sabbia il concetto di pulito non può essere come il tuo :-D
      cmq se vuoi tra 4 anni me ne porto una, peccato che in Italia tu debba cmq metterla in regola e pagarla come da tariffa italiana. Dovresti trasferirti qui, cosa che ora come ora non mi dispiacerebbe affatto!

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