mercoledì 7 ottobre 2015

I sensi di una casa



Una casa inizia ad essere veramente casa tua quando sai orientartici, col passo stanco dei percorsi della giornata, nel buio silenzioso dell’una del mattino.
Quando non hai paura dei suoi spigoli e delle sue ombre. Quando dietro alle ciglia si impiglia la sua immagine.

Una casa inizia ad essere veramente casa tua quando risuona del rumore del respiro dei tuoi figli che dormono, dopo una giornata di mani operose, piedi che corrono e matite che sfregano il foglio per inventare o scoprire parole nuove o nuovi disegni per spiegarle.

Una casa inizia ad essere veramente casa tua quando è permeata dell’odore unico dei tuoi bambini, quell’odore che riconosceresti tra mille perché parla un linguaggio atavico e uterino, così unico e privato da non aver modo né necessità di essere tradotto.
Quando anche l’aria che vi entra per magia finisce per parlare di te e della tua vita, dando vita ad odori di ricordi lontani capaci di portare l’altrove nel tuo recinto emotivo e fisico.

Una casa inizia ad essere veramente casa tua quando riesci a sentirne l’essenza sulla lingua e tutte le tue cellule sanno codificarne il gusto.
Quando si riempie della magica alchimia che trasforma semplici ingredienti nel dolce della colazione del giorno dopo, quando è permeata dei tuoi sapori e di quelli che ti han portato fin qui. Quando il gusto che assapori perde l’indeterminativo e diventa quello che legherà quel sapore al posto del cuore che chiami “casa”.

Una casa inizia ad essere veramente casa tua quando le dita sanno leggerla e descriverla senza sforzo, dandoti il meraviglioso potere di usare la memoria delle forme e dei luoghi nelle mani che sfiorano, toccano, spostano, aprono donando ad ogni cosa il suo posto tra milioni di altri.

Quando una casa inizia ad essere veramente casa tua, non puoi far altro che arrenderti ad appartenergli e a viverla, fino in fondo, fino all’ultima cellula, con tutti i tuoi sensi.

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