lunedì 12 marzo 2012

Scelte a cazzo

- Comprare, pochi giorni prima di partire, una base per il trucco opacizzante, costosissima. Che in un posto in cui ti sudano pure le palpebre è come dire la morte sua. Per evitare l'effetto cremino squagliato temo che l'unica cosa valida potrebbe (potrebbe) essere la calce.
- Dare retta ai nostri predecessori sull'opportunità di comprare qui o in patria i mobili. Pulire i divani, anche col Vim, è un culo assurdo un tantinello faticoso e vengono 'na merda non un granché.
- Portare tutto il parco-tovaglie di casa. Alla Terra di Mezzo, la famiglia latana è dotata di splendido tavolo rotondo (che dopo Artù han prodotto in pochi esemplari: uno è il nostro), ereditato (pijatelo sinnò 'o butto) anni fa dalla famiglia latana senior insieme a tutta la dotazione di tovaglie. In terra ivoriana il tavolo, come s'è già detto, è rettangolare e lungo 2metrie15. Per puzza abbiamo trovato una tovaglia che lo copre appena appena.
- Comprare solo un centinaio di barattoli di pomodori e altrettante bottiglie di passata. Qui costano quasi 2 euro a barattolo grande di pelati. Qual è l'unico alimento che i miei figli mangiano senza scassare i maroni? la pasta, ovvio.
- Dotarsi di una splendida serie di maglie a maniche lunghe per la sera. Piuttosto che mettere una cosa a maniche lunghe, la fra o non esce, o valuta il rischio di prendersi la malaria, o si immerge nell'Autan neanche fosse lo Stige (stando attenta al tallone, chiaro)
- Aver comprato il repellente per zanzare del tipo che va pure sui vestiti (derm & dress). Una cosa allucinante. Puzza di citronella che nel raggio di un km non han bisogno degli zampironi e ha una formula "polverosa" che la fra non avrebbe saputo descrivere, ma che ora vi dice che praticamente sembra di respirare un Harmattan profumato. Bella scelta.
- Aver portato, tra i miliardi di materiali creativi, pure i colori per il vetro. Ché è risaputo che far asciugare i dipinti su vetro in ambienti umidi e polverosi è l'ideale. Geniale, direi.
- Lasciare a casa lo stendino per i panni. Ne abbiamo 3, disse la fra al marito, uno portiamocelo. Al marito che di fatto (dopo che la fra s'era fatta il 90% degli scatoloni) doveva coordinare il caricamento del container e l'imballaggio di tutte quelle cose che, come lo stendino, erano di difficile inscatolamento. Indovinate dove è rimasto lo stendino? Alla Terra di Mezzo, non era difficile da intuire. Vabbeh, esci a compra' 'no stendino, direte voi. La fra ci ha provato. Gli stendini in terra ivoriana o non reggono neanche le braghe di Topolino oppure sono costosissimi. Ma nell'ordine di 60euri60 (malimortè). Il risultato è che la fra stende i panni su 3 fili nella lavanderia della maison latana. Stende, mò: tira, ché i fili sono posti ad un altezza tale che se, come la fra, sei alta una mela e poco più, i panni ce li devi tirare e, se ce la fai a farli arrivare dall'altra parte, minimo devi battere le mani come se fossi l'allenatore di Sara Simeoni. Son cose.

3 commenti:

  1. Anch'io ho il tavolo rotondo, ma per mia scelta... quante cavolate si fanno a 23 anni! E prima o poi lo smonterò e lo porterò in discarica, è da anni che lo dico!
    grazie per esserti unita al mio blog e per partecipare al candy!

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    1. a me piace moltissimo il tavolo rotondo perché non ha capotavola si sta tutti equidistanti. però trovare le tovaglie è difficilissimo! il nostro ha un anno più di me perché lo comprarono i miei appena sposati e soffre dell'età, non nella sostanza ma nello stile. alla fine è comodo :-)

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  2. anche io ho il tavolo rotondo, sia in Italia che qui a Londra! vedi te, tutti a me toccano ;-)
    Leggere le tue avventure è sempre un piacere!

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